Il proprietario di "la Repubblica" è un evasore fiscale ed un pregiudicato prosciolto

Critica le sentenze dei giudici quando si applicano a lui.
("Questa sentenza è manifestamente infondata e palesemente illegittima". Parole affidate a uno stizzito comunicato il 24 maggio 2012, il giorno in cui la Commissione tributaria regionale di Roma ha condannato la sua Cir a pagare una multa da circa 225 milioni di euro)

E' un evasore fiscale.
(Ha patteggiato e pagato al fisco una multa di 130 mila euro, il 22 gennaio 2009 alla chiusura dell'inchiesta per evasione dell’Iva su alcuni gioielli acquistati a Sankt Moritz, per un valore complessivo di 600 mila euro, avvenuta 4 anni prima)
http://goo.gl/RLUXwL

Ha la moglie condannata per aver fatto uso privilegiato di informazioni di borsa ai danni degli investitori (reato di Insider Trading) proprio tramite un'azienda di sua proprietà. (alcuni dei condannati hanno il processo ancora aperto per appello in Cassazione)
http://goo.gl/4T0n1Y

Dopo 16 anni e due sentenze di condanna per reati penali (bancarotta fraudolenta ed estorsione), viene prosciolto non perché innocente ma per motivazioni procedurali (Crac del banco Ambrosiano ed estorsioni a Roberto Calvi).
http://goo.gl/RLUXwL

Chi è? 

E' Carlo De Benedetti, il proprietario del gruppo "L'Espresso", in cui rientra il quotidiano "La Repubblica".

Si tratta dunque del proprietario di un quotidiano che ogni giorno accusa la Chiesa Cattolica dei crimini più infami, il più grave dei quali sarebbe l'ipocrisia per non essere coerente (secondo "La Repubblica") con gli ideali che propugna (e sbagliati, sempre secondo "La Repubblica").

Certo, di ipocrisia si può accusare solo chi predica la sincerità di vita... mica chi l'ipocrisia la predica e la pratica!

Ecco. E' solo un semplice promemoria per chi usualmente compera la carta di cui è fatto questo quotidiano.

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